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di Michele Placido, con Kim Rossi Stuart, Stefano Accorsi, Anna Mouglalis, Jasmine Trinca, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria
(Italia, 2005)
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Michele Placido rifà i bravi ragazzi di Scorsese al profumo Sergio Leone in una Peggio Gioventù sullo sfondo (fin troppo sfumato) della quindicina di anni italiani che dal rapimento di Aldo Moro e la strage della stazione di Bologna conducono a Mani Pulite; il tutto visto nell'ottica balordo-efferata della celebra banda della Magliana. Civilmente impegnato, ragionevolmente costruito sui suoi non indifferenti 150 minuti, doverosamente indignato a denunciare le collusioni con il potere dello stato, dei servizi segreti o della mafia, sufficientemente accorato nell'accostarsi alle perdita, se non dell'innocenza, delle illusioni. Tutto bello, ma anche un po' troppo per un regista qui fin troppo ambizioso. Se Kim Rossi Stuart, la dark lady Anna Mouglalis e pure i vari compari sono perfetti, l'ispettore frustrato Accorsi sfiora a tratti il ridicolo. Ma non sono tanto gli attori quanto il contenitore ad arrischiare ad ogni istante di sbandare: romanticamente dispersivo, incoerentemente iperrealista, ideologicamente zigzagante, complottologicamente dilagante, il film è da vedere, e perdonare per la sua generosità.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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PLACIDO MICHELE 
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